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Primula & Belial.
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Era stanca. Stanca di insegnare e di ripetere quotidianamente le stesse identiche cose che risultavano noiose a tal punto da spingere qualsiasi persona, qualsiasi cosa attaccata alla vita, ad un suicidio brutale, alla morte più efferata di sempre.
Le lezioni di Primula erano oro colato, lo sapeva. La sua genialità, la sua intelligenza e la sua superbia la portavano ad eccellere tra le stelle del mondo.
La sua vita era quella di Dio, ma ciò non toglie che perfino Dio ha bisogno di distrazioni. Siamo nati per poterci divertire, per ricreare attorno a noi un mondo fatato costituito da blocchi di vergogna e beatitudine.
Primula attorno a sé aveva costruito troppo, tanto che a volte era convinta di non possedere nulla se non la sua testa.
Il tempo le scorreva affianco, senza toccarla. Senza volerla. Lei non ne capiva la motivazione.
Il tempo, inesorabile, uccideva Dio. La noia, era superiore. Il mondo era portato al compimento.
Quella mattina, uggiosa, forse noiosa, Primula si diresse presso la sua aula dove i suoi inutili alunni la attendevano. Il secondo anno, forse dei cani avrebbero appreso di più. Nascondere un osso sarebbe stato senz'altro più apprezzato.
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Lezione SdM, II annoDalla nascita di Hogwarts a Bathilda Bath. |
